domenica 18 dicembre 2011
a proposito di Malta..
domenica 13 novembre 2011
sabato 12 novembre 2011
martedì 1 novembre 2011
incompatibilità
martedì 11 ottobre 2011
leggi di iniziativa popolare
giovedì 6 ottobre 2011
peggio di comma 22?
lunedì 3 ottobre 2011
dove sono gli evasori?
Caro Direttore, ho deciso di disturbarla ancora. Ormai prossimo alla pensione e dopo aver lavorato tutta una vita tra le dichiarazioni dei redditi degli italiani, non posso rimanere in silenzio. In questi giorni, e per l' ennesima volta, si chiede un «contributo di solidarietà». Si è stabilito che ciò fosse a carico dei cittadini che superano i 90.000 euro e hanno definito «equo» il prelievo. Di equo questo provvedimento non ha nulla. I cittadini che dichiarano un reddito superiore sono una percentuale risibile. Perché solo 400.000 onesti dovrebbero contribuire mentre una parte rilevante, seppur più ricca, no? L' articolo 53 della Costituzione recita «Tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva. Il sistema tributario è informato a criteri di progressività». Perché nessuno si preoccupa di far rispettare quest' articolo? Sul suo giornale ieri è apparso un appello di quattro esponenti della maggioranza. Un tentativo di far digerire questa stangata (scusate, questa manovra) ai loro elettori. Una frase mi ha colpito. «Abbiamo chiesto di più a chi ha di più». Quello che hanno fatto è stato «chiedere di più a chi già dichiara di più». Adesso la saluto. Le sto scrivendo dal tavolino di un bar. Nel frattempo sono passati alla cassa decine di avventori. Scontrini? Zero. Johannes Buckler (Lo pseudonimo mi è obbligatorio visto il lavoro che svolgo. E come immaginerà non è scelto a caso). Corriere della sera 29 ago. ‘11
Mi pare che l'argomento richieda una bella discussione in classe!
prof.
mercoledì 28 settembre 2011
pubblicità
domenica 18 settembre 2011
unforgettable duet
http://www.youtube.com/watch?v=_OFMkCeP6ok
.. e per non dimenticare che la vita può essere pericolosa!
un salutone
prof.
giovedì 15 settembre 2011
che succede in Cile?
date un'occhiata anche qui!
www.gqitalia.it/viral-news/articles/2011/8/camila-vallejo-sulle-orme-del-subcomandante-marcos
per fortuna qui va meglio .... o no?
prof.
lunedì 12 settembre 2011
i minori hanno diritti?
http://www.adnkronos.com/IGN/Mediacenter/Video_News/?id=3.0.4016279574
ne riparliamo in classe
a presto
prof.
martedì 6 settembre 2011
che ne dite?
lunedì 5 settembre 2011
come mai tutti questi disoccupati?
IL DOPPIO INGANNO DEL MERCATO DEL LAVORO
L’inganno del mercato ovvero i benefici dell’egoismo
Forse non è a tutti noto che il fondatore dell’economia politica, il cantore della mano invisibile, affermò che dove non poteva intervenire il sentimento di fratellanza o amicizia, solo in quel caso il ricorso al mercato, simboleggiato dal paradigma comportamentale dell’“egoismo del macellaio”, avrebbe potuto risolvere efficacemente il problema della sussistenza,. Assistiamo in questi giorni ad un altro comportamento del macellaio, vale a dire del negoziante in generale, ma di segno apparentemente opposto a quello indicato da Adam Smith; ciò avviene in Inghilterra in occasione degli scontri tra forze dell’ordine e manifestanti che hanno devastato e saccheggiato ogni tipo di negozio; tali scontri erano iniziati a Londra dopo che un poliziotto il 4 agosto scorso aveva ucciso Mark Duggan, un 29enne di colore con 4 figli e sono poi dilagati in molte città del Nord dell’Inghilterra. Ora, nei quartieri devastati è scesa la Brooms Army, l’esercito delle scope, una iniziativa di volontari ai quali panifici e pasticcerie distribuiscono gratuitamente dolci e caffè.
Mentre il comportamento dei saccheggiatori viene considerato – ad esempio da Zygmunt Bauman - l’esito ultimo dell’esclusione dal mercato di persone educate al consumismo, può essere interessante chiedersi se i negozianti che rifocillano i volontari netturbini, farebbero altrettanto anche con altri soggetti, ad esempio reparti militari mandati dal governo (come spesso avviene in Italia in caso di calamità naturali o emergenze criminali).
Quale che sia la risposta, gli interpeti di Smith, estrapolarono le virtù del mercato concorrenziale dal contesto sociale nel quale questi lo aveva osservato, che era allora un contesto di forte integrazione culturale e diffuse virtù civiche. Assolutizzarono quindi il principio di razionalità umana creando quella caricatura stilizzata del genere umano che è l’homo oeconomicus, pretendendo che chiunque fosse guidato nelle sue azioni dal “freddo” calcolo di costi e benefici individuali.
L’altro caposaldo della cosiddetta scuola neoclassica divenne il regime di mercato di libera concorrenza perfetta, nell’ambito del quale il massimo profitto dell’impresa rappresentativa porta magicamente alla massima efficienza produttiva, al minor costo di produzione e quindi al massimo beneficio per il consumatore, indicato come il vero sovrano del sistema economico. La fortissima attrazione di tale modello – formalmente inattaccabile – è riuscita ad assorbire attraverso lo studio delle forme di mercato e delle asimmetrie informative le “imperfezioni” del gigantismo industriale e della opacità delle transazioni, giustificando – in nome di una concorrenza dei forti a spese dei deboli – privatizzazioni avventate, deregolamentazioni dissennate, liberalizzazioni più o meno selvagge..
Se quindi il paradigma del mercato da imporre in qualsiasi contesto sociopolitico perché portatore di beneficio sociale è sostanzialmente ingannevole, lo stesso paradigma applicato a quella merce molto particolare che è il lavoro può ingannare doppiamente.
© Antonio Gasperi